Progetto S.T.Ar.T.

Il progetto “S.T.Ar.T. Ostia – Soluzioni Tecnologiche per l’ARcheologia e il Territorio”, finanziato dalla Regione Lazio attraverso l’agenzia Lazio Innova nell’ambito dell’Avviso Pubblico “DTC – Intervento 2 – Ricerca e sviluppo di tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale”, è stato elaborato dal Parco archeologico di Ostia antica in partnership con il X Municipio di Roma Capitale e il Comune di Fiumicino.

Il progetto ha come obiettivo principale l’individuazione di forme e modelli per una migliore conservazione, gestione e fruizione dei beni archeologici, che sono stati testati su contesti circoscritti, distribuiti su diversi siti e tra loro molto diversi per stato di conservazione, tipologia e funzione:

  • parte della Regio IV di Ostia antica, corrispondente alla Domus di Giove Fulminatore, il Ninfeo degli Eroti, la Domus dei Pesci, la Domus del Garofano e la Caupona del Pavone;
  • l’edificio della cosiddetta “Capitaneria” di Porto;
  • la tomba n. 57 della Necropoli di Isola Sacra. 

Il fine è stato quello di avere una campionatura che fosse più ampia possibile e quindi un elevato livello di replicabilità, nell’ottica di una progressiva e successiva estensione delle metodologie sperimentate all’intero patrimonio archeologico del Parco.

Il progetto ha previsto l’esecuzione di una diversificata gamma di attività:

  • rilievo fotogrammetrico e laserscanner di tutti gli edifici interessati dal progetto, funzionali alla puntuale registrazione delle successive attività ispettive e diagnostiche e all’elaborazione di progetti di restauro e di manutenzione programmata;
  • monitoraggio statico e microclimatico di alcuni degli edifici interessati dal progetto, rispettivamente finalizzate al controllo dell’evoluzione del quadro fessurativo e delle variazioni di irraggiamento, temperatura, umidità e umidità relativa;
  • indagini geologiche e le indagini diagnostiche, che hanno permesso di acquisire informazioni sulla natura del sedime e sulla presenza di eventuali manufatti archeologici sepolti, sulle caratteristiche e sullo stato di conservazione delle strutture e degli apparati decorativi (inclusi eventuali supporti) e, infine, sulle cause del degrado, in modo da mettere in campo adeguati strumenti di prevenzione.

Tutti questi dati sono confluiti piattaforma GIS del Parco, che è stata implementata attraverso lo sviluppo di nuovi moduli applicativi, e in un H-BIM (Heritage Building Information Modeling) specificamente progettato, che rappresenta certamente l’elemento più innovativo del progetto: esso consente infatti di inserire e gestire in modo dinamico, entro un unico sistema aperto e incrementabile, tutte le informazioni disponibili registrandone nel tempo le variazioni e favorendo la collaborazione multidisciplinare tra i diversi specialisti coinvolti.

I dati prodotti ed elaborati principalmente a scopo conoscitivo e conservativo hanno inoltre costituito la base per lo sviluppo di ricostruzioni in realtà virtuale, che sono state veicolate anche all’esterno del Parco archeologico grazie alla collaborazione con i partner e stakeholders pubblici e privati.

In sintesi, gli obiettivi del progetto S.T.Ar.T. Ostia – Soluzioni Tecnologiche per l’ARcheologia e il Territorio sono i seguenti: 

  1. per quanto riguarda la conservazione, il miglioramento della manutenzione programmata e la predisposizione dei progetti dei lavori di restauro;
  2. per quanto riguarda la valorizzazione, realizzazione di contenuti digitali e loro diffusione all’interno e all’esterno del Parco;
  3. per quanto riguarda la gestione, la diminuzione dei tempi e dei costi della manutenzione e della progettazione e il miglioramento e incremento della fruizione.

 

In questo video Claudia Tempesta presenta il progetto, le finalità e i risultati, tra i quali la ricostruzione virtuale dell’edificio noto come Capitaneria di Porto, antico edificio portuale posto sulla banchina orientale del Bacino di Claudio, che oggi sorge presso il monumento ai Caduti di Kindu, a Fiumicino.

 

Nell’ambito del progetto S.T.Ar.T è stata realizzata la ricostruzione virtuale della Caupona del Pavone, edificio ostiense solitamente chiuso al pubblico, ma importante per gli apparati pittorici che ne decoravano le pareti. In questo video la restituzione virtuale si alterna alla vista reale dello stato di conservazione del monumento.

 

Nell’ambito del progetto S.T.Ar.T è stata realizzata anche la ricostruzione virtuale della Tomba 57 della Necropoli di Porto all’Isola Sacra (Fiumicino), edificio funerario non particolarmente grande per dimensioni, ma dai ricchissimi apparati pittorici che ne decoravano le pareti. In questo video la restituzione virtuale si alterna alla vista reale dello stato di conservazione del monumento.